Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, datogli dall'amico scrittore John Yeats, era una persona esteticamente gradevole nonostante la sua figura presentasse delle asimmetrie: aveva, infatti, una spalla più alta dell'altra e gli occhi fuori squadro. Il suo difetto più grande era, però, una balbuzie che spesso lo metteva in difficoltà nelle conversazioni. Era molto timido, di carattere mite e gentile, meticoloso e puntiglioso.
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Ebbe due grandi passioni: le bambine e la fotografia (naturalmente di bambine). Quella delle bimbe può essere definita una vera e propria ossessione. Si prodigava ad inventare giochi, creare chincaglierie e trovare ogni sorta d'espediente per attirarle, conoscerle e dilettarle. Al loro cospetto la timidezza, ed anche la balbuzie, svanivano rendendolo così un piacevole interlocutore. Ad esse scriveva lettere, mandava baci e soprattutto scattava fotografie. Nei ritratti le faceva travestire con abiti etnici o calare in diversi ruoli oppure svestire per la ricerca di quella purezza e innocenza posseduta solamente dai loro corpi acerbi. Molti ritennero ed altri ancora ritengono che quest'atteggiamento fosse un segnale di una pedofilia latente, ma, a riguardo, preferirei astenermi dal formulare giudizi. Posso solamente aggiungere che nell'epoca vittoriana, periodo in cui visse Carroll, era di moda ritrarre le bambine: ciò lo scagionerebbe; ad un certo punto della sua vita, però, egli distrusse improvvisamente la maggior parte delle foto raffiguranti le ragazzine nude, come se volesse rinnegare la passione che lo aveva spinto a scattarle, facendoci così pensare che il suo interesse non era del tutto privo di malizia. In ogni modo le fotografie delle bambine devono essere viste come una collezione: non solo avevano per tema l'oggetto dell'ossessione di Carroll, ma erano ordinate anche secondo una struttura interna molto rigorosa. Tutti gli scatti erano catalogati con il nome e la data di nascita delle bambine e raggruppati con criteri sofisticati.
Egli dichiarò di aver avuto un'esistenza felice poiché libera da affanni. Non gli accadde mai niente di particolare, per di più si tenne sempre lontano dalla sfera del sesso e non fece mai grossi spostamenti, rimanendo così relegato quasi nello stesso luogo per tutta la vita.
Carroll nacque il 27 gennaio del 1832 a Daresbury, una contea del Cheshire, vicino Manchester. Fu terzogenito, ma primogenito maschio, di undici figli nati dall'unione di Charles Dodgson, parroco della cittadina, uomo colto e austero, e di sua cugina Frances Jane Lutwidge, donna molto gentile con una particolare predilezione per quel suo figlio maschio. Quest'unione consanguinea lasciò le sue tracce sui piccoli discendenti Dodgson: tutti, infatti, compreso il piccolo Charles, soffrivano di balbuzie. Entrambi i coniugi Dodgson provenivano da famiglie appartenenti alla classe medio-alta; seguivano uno stile di vita decisamente vittoriano ed erano profondamente conservatori. Tutti questi elementi fecero sì che Charles mostrasse un atteggiamento snob nei riguardi delle persone ritenute inferiori. Da bambino, infatti, esaltando le sue origini come discendente da due famiglie del nord che avevano ben servito la nazione, era infastidito dal fatto di dover frequentare le classi di catechismo con ragazzini di ceto più basso, poiché temeva, nel caso in cui avesse commesso errori, di poter apparire inferiore a loro.
Charles trascorse la sua prima infanzia, precisamente fino agli undici anni, a Daresbury, vivendo nella canonica. Era una casa troppo piccola per contenere la numerosa famiglia e per di più situata in mezzo ai campi, in una posizione cosi distante dal villaggio che "persino il passaggio di un carretto in vicinanza della canonica rappresentava una grande novità per i bambini"(1) . In quel luogo così isolato gli undici fratelli crescevano e Charles, essendo il maschio più grande, aveva il compito di badare ai più piccoli. Le giornate non erano comunque noiose, Charles si divertiva ad addomesticare animaletti, ad inventare giochi ed a fare piccole rappresentazioni teatrali per i suoi fratellini. Si andava sviluppando così quella fantasia tanto fervida che sarebbe stata del futuro scrittore e che, di lì a poco tempo, avrebbe dato un primo saggio di se stessa in alcuni giornalini familiari, che Charles iniziò a scrivere nella nuova dimora a Croft. La famiglia Dodgson si era trasferita, in seguito alla nomina a rettore di Mr. Dodgson, avvenuta nel 1843, a Croft, un villaggio nello Yorkshire. Questa volta la canonica era più grande e, soprattutto, era situata al centro del villaggio, posizione che permetteva migliori e più intensi rapporti sociali.
Ritornando ai giornali, che avevano come primo scopo quello di intrattenere i fratelli, essi riscossero molto successo in seno alla famiglia al punto che tutti aspettavano con ansia l'uscita del nuovo numero. Le storie narratevi non erano quelle classiche: d'avventura o romantiche ma erano dei racconti curiosi che, in maniera del tutto originale, enunciavano fatti quotidiani stravolgendoli. Questi giornalini preannunciavano quello che sarebbe stato il gusto letterario del nonsense tipico di Carroll. Nell'ultimo giornalino redatto, intitolato Mish Mash era inclusa la poesia del Jabberwocky da considerare, forse, uno dei capolavori assoluti della letteratura del nonsense; questa comparirà anni dopo nel secondo libro dedicato ad Alice: Through the looking-glass and what Alice found there.
Fino a quel momento ed esattamente fino ai dodici anni, l'educazione di Carroll era avvenuta in famiglia, sotto la guida del padre. Nel 1844, però, venne iscritto alla Richmond Grammar School, che frequentò fino al 1846, ottenendo nello studio delle lettere classiche e di altre materie di tipo linguistico buoni risultati. In seguito, entrò alla Rugby, una delle più celebri 'public school' inglesi, dove nonostante la riforma migliorativa apportata da Thomas Arnold, vigevano ancora regole molto dure ed antiquate che spesso, più che incoraggiare, distoglievano i ragazzi dallo studio. Un altro fatto molto spiacevole riguardava l'ambiente studentesco che non era certo dei migliori; erano molto diffusi atti di violenza e si verificavano episodi paragonabili a quelli dell'odierno "nonnismo". Di questa scuola Charles conserverà un pessimo ricordo (probabilmente, il suo proverbiale disprezzo per i bambini nacque proprio lì). Dopo la Rugby, trascorse un anno a Croft, dove, con l'aiuto del padre, si preparò per accedere ad Oxford. Il 24 gennaio del 1851 entrò nella Christ Church di Oxford, uno dei più antichi e prestigiosi 'college' inglesi, dove risiedette per moltissimi anni. Durante i primi giorni della sua permanenza ad Oxford perse la madre, purtroppo non si hanno notizie né sulle reazioni immediate né su quanto questa disgrazia incise in quel momento sulla vita del giovane Dodgson , poiché i diari, dai quali sono state tratte le notizie più personali, iniziarono ad essere scritti da Charles più tardi.
La sua carriera scolastica, comunque, continuò ed anche in maniera attiva. Aderì ad un movimento chiamato "Oxford" che professava un risveglio religioso tramite la liberazione della fede da implicazioni razionalistiche, e sosteneva l'indipendenza della Chiesa dallo Stato. Questo movimento, nel 1852, lo propose alla carica di 'student' che ne fece un membro del college a vita. Si ha notizia che Carroll in quegli anni, nonostante l'impegno giornaliero, soffrisse di insonnia. Egli riuscì, però, a volgere in positivo quel problema, impiegando le sue nottate nella creazione e risoluzione di quesiti sia matematici sia di logica; la leggenda vuole che effettuasse tutti i suoi ragionamenti a mente e che li trascrivesse solo il giorno seguente.
Nel 1854 ottenne il diploma B.A.(2) e iniziò a prepararsi per essere ordinato. L'anno successivo divenne aiuto bibliotecario e, cosa più importante, conobbe il decano Liddell che, oltre a fornirgli moltissimi stimoli intellettuali, gli dette l'opportunità di conoscere sua figlia Alice. Nel 1856 ebbe l'incarico ufficiale di "Mathematical Lecturer"(3) , ruolo che poté ricoprire solo in seguito all'ordinazione religiosa.
Negli anni successivi, Carroll continuò a condurre una vita tranquilla ad Oxford, si dilettava con la fotografia e con le sue "amichette" bambine. Nel 1861 venne ordinato Diacono; questa fu la sua ultima carica: infatti, decise di interrompere la carriera ecclesiastica. Nel 1862 accadde un evento che è ormai entrato a far parte della leggenda, che ruota attorno alla nascita del libro Alice's adventures in Wonderland. Si narra che, il 4 luglio di quell'anno, Carroll fece una gita in barca sul fiume Isis e che, per dilettare Alice Liddell e le sue sorelle, inventasse la storia di "Alice". Poiché tanto apprezzata sia dalle bambine sia dai suoi amici, fu incoraggiato a trascriverla. Ne nacque così un manoscritto, corredato di disegni eseguiti di suo pugno, intitolato Alice's adventures underground del quale fece dono per il Natale del 1863 alla piccola Liddell. Successivamente ampliò la storia del manoscritto con nuovi episodi e la reintitolò Alice's adventures in Wonderland che, con le illustrazioni di Sir John Tenniel, verrà pubblicata dall'editore Mc Millan nel 1864. Nel 1867 iniziò la stesura di un altro libro su Alice intitolato Through the looking-glass and what Alice found there che pubblicherà, sempre con le illustrazioni di Tenniel, nel 1871.
Gli anni seguenti lo vedranno impegnato alla stesura sia di altri racconti sia di testi matematico-logici. Abbandonerà l'insegnamento alla Christ Church, pur continuando a risiedervi, per un impiego come professore di logica al Margareth Hall, un collegio femminile. Rivedrà Alice Liddell, sua grande musa, dopo una lunghissima separazione; il loro incontro non fu molto felice, la magia tra i due si era spezzata.
A novembre 1897, l'anno prima della sua morte, decise di respingere, con la dicitura "sconosciuto", tutte le lettere indirizzate col nome Lewis Carroll. Fu un'azione molto strana ed inquietante; sembra rivelare un rifiuto del suo lato "fanciullo" in favore di quello "logico". Qualche mese più tardi, precisamente il 14 gennaio del 1898 Charles Lutwidge Dodgson morì, colpito da un raffreddore degenerato in bronchite.
A novembre 1897, l'anno prima della sua morte, decise di respingere, con la dicitura "sconosciuto", tutte le lettere indirizzate col nome Lewis Carroll. Fu un'azione molto strana ed inquietante; sembra rivelare un rifiuto del suo lato "fanciullo" in favore di quello "logico". Qualche mese più tardi, precisamente il 14 gennaio del 1898 Charles Lutwidge Dodgson morì, colpito da un raffreddore degenerato in bronchite.
1. Angela Petrosino, Il narratore di storie, in L. Carroll, Alice per i bambini, 1993, p. 85.
2. B.A., Batchelor of Arts, testualmente: laureato in Lettere, è in Inghilterra una laurea di 1° grado.
3. Professore di matematica; nelle università USA indica un incarico pari a quello del professore, nelle università inglesi il "lecturer" è meno di un professore.
2. B.A., Batchelor of Arts, testualmente: laureato in Lettere, è in Inghilterra una laurea di 1° grado.
3. Professore di matematica; nelle università USA indica un incarico pari a quello del professore, nelle università inglesi il "lecturer" è meno di un professore.
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