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venerdì 2 marzo 2018

150 anni di Alice: uno scrigno di meraviglie parte terza.


Ecco l'ultimo appuntamento per i 150 anni di Alice. Tenetevi forte perché proprio per la chiusura dei post dedicati all'ormai "noncompleanno" mi sono riservata di farvi  una sorpresa. Tra i cinque volumi che vi presenterò questa volta, infatti, ce ne sono un paio preziosissimi! Uno è addirittura la prima edizione italiana interamente illustrata da un artista italiano. Scommetto che gli appassionati sanno già di cosa sto parlando... Buona lettura!





Questa è una bella edizione degli anni cinquanta, precisamente pubblicata da Armando Curcio Editore nel 1955. La riduzione è di Giuliana M. Poppi e le illustrazioni, realizzate da Gaetano Proietti, rispecchiano lo stile di quegli anni. Le figure nelle numerose tavole che costellano il libro sono molto geometrizzate e i colori, spesso tre o quattro per tavola, sono stesi a grandi campiture omogenee senza sfumature. Nella tavole a tutta pagina e a pieni colori pur seguendo il disegno uno stile geometrico, i colori sono stesi con lievi chiaroscuri che donano volume e profondità senza però fornire un effetto realistico.


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Questo prezioso libretto fa parte di una collana pubblicata dalla Salani agli inizi degli anni trenta. La collana dedicata al pubblico dei più piccini si chiama "I Grandi Piccoli Libri" e ricalca fedelmente la collana inglese "The Teeny Weeny Book" pubblicata negli stessi anni dalla Oxford University Press. Il testo è una riduzione che presenta esclusivamente gli episodi principali. Purtroppo, nonostante una lunga ricerca non sono ancora riuscita a scoprire il nome dell'autore delle illustrazioni. Sono tutte in bianco e nero e imitano lo stile, in maniera semplificata, dell'illustratore inglese A.E. Jackson del quale compare all'inizio del volumetto una tavola a colori raffigurante la scena "La strana Merenda". La prima Edizione di questo libro risale al 1932, la copia in mio possesso è del '33 e presenta diversi interventi postumi sulle illustrazioni ad acquerello e a matite colorate. Sicuramente un giovane artista in erba ha creduto di abbellire il libro.

Per tutte le informazioni su questo libro, il prezioso aiuto e la disponibilità offerta devo ringraziare: Valentina Paggi, Giorgio Bacci, l'Archivio Salani  e Charlie Lovett.

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Per tutti quelli che si chiedono chi sia stato il primo in Italia a dare un volto ad Alice, ecco la prima edizione italiana di Alice nel paese delle Meraviglie interpretata da un artista italiano: Riccardo Salvadori. Il libro non è datato ma è stato pubblicato nel 1913 dall'Istituto Editoriale Italiano. La traduzione è  di Silvio Spaventa Filippi, curatore della collana "Biblioteca dei Ragazzi" di cui questo libro fa parte. La particolarità di questo volume è che non solo presenta per la prima volta la traduzione in italiano di Alice Attraverso lo Specchio ma che questa sia anteposta alle avventure nel Paese delle Meraviglie. Le tavole di Riccardo Salvatori sono molto eleganti e raffinate. L'illustratore, però, non si è cimentato in un'interpretazione nuova e personale ma si è fortemente ispirato, in alcuni casi quasi copiato, lo stile e l'impostazione delle illustrazioni del collega inglese Arthur Rackham. Non credo sia una manifestazione di poco coraggio, bensì, una testimonianza che l'illustrazione dei libri per bambini agli inizi del secolo scorso in Italia era fortemente influenzata da quella anglosassone. (Ne è un esempio anche il volume della Salani sopra descritto) Le illustrazioni di Rackham influenzeranno molti degli illustratori italiani di Alice almeno fino agli anni'50.

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Questa è un'edizione del 1974 pubblicata dalla casa editrice Bietti con la traduzione di Adriana Crespi e le illustrazioni dello Studio Lombardi. In un unico volume sono raccolte entrambe le avventure di Alice, quella nel Paese delle Meraviglie e quella attraverso lo specchio. Le illustrazioni sono a colori e a tutta pagina. I personaggi ricordano, in alcuni casi, quelli del lungometraggio del 1951 di Walt Disney. 

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Quest'edizione della casa editrice Sonda uscita nel 1992 con le illustrazioni di Pia Valentinis mi è particolarmente cara. Ho scoperto questo volume diversi anni fa, durante il periodo universitario mentre facevo ricerca per la tesi di laurea, in una biblioteca per ragazzi di Terni. Purtroppo questa biblioteca non esiste più, e me ne rammarico perché la frequentavo spesso ai tempi del liceo. Io e la mia compagna di banco Silvia ci andavamo prima del compito in classe d'italiano; studiavamo assieme per prepararci meglio per il tema ma poi il nostro studio si trasformava in lunghe chiacchierate letterarie... giocavamo, insomma, a fare le "intellettuali". 

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