Gilles Bachelet. La Signora Coniglio Bianco.

Ecco un bellissimo albo illustrato che non fa parte della mia collezione e che ho scoperto grazie a mio figlio (il grande) alla Biblioteca Casa di Khaoula. E' ambientato nel Paese delle Meraviglie, ma la protagonista non è Alice bensì la consorte del Coniglio Bianco. La Signora White Rabbit, approfittando di un momento di pausa, confessa al suo diario quanto sia oppressa dalla sua condizione di madre e casalinga a tempo pieno. I suoi sogni di ragazza sono naufragati e lei non si riconosce più nella donna adulta che è diventata.  Il Signor Coniglio Bianco è  un compagno assente, preso dai suoi impegni a palazzo. I numerosi figli e i lavori di  casa scandiscono le sue giornate. Alice fa una breve apparizione nella vita della Signora che, infastidita dalle sue continue trasformazioni, si sente sollevata dalla improvvisa e misteriosa sparizione della ragazzina.

ððð

Titolo: La Signora Coniglio Bianco

Autore: Gilles Bachelet

Testo: Gilles Bachelet, Bérénice Capatti (traduzione)

Illustratore: Gilles Bachelet

Dimensioni: 33,5x23,5 cm

Pagine: 32

Copertina: rigida

Illustrazioni: 27 tavole a colori

Lingua: italiano

Editore: RCS Libri S.p.A., Milano
sito: www.rizzolilibri.it

Edizione: 2013
Stampa: 2013 in Belgio

ISBN: 978-88-17-07027-0

€ 15.00

ððð

Preso in prestito a marzo 2019 dalla Biblioteca Casa di Khaoula

ððð

ððð

Alcuni titoli pubblicati dall'autore

Ice Dream, Crapule Productions, 1984, puis Harlin Quist, 1998.
Hôtel des voyageurs, Crapule, 1986, puis Seuil Jeunesse, 2005.
Le singe à Buffon, Seuil Jeunesse, 2002.

Mon chat le plus bête du monde, Seuil Jeunesse, 2004.
Champignon Bonaparte, Seuil Jeunesse, 2005.
Quand mon chat était petit, Seuil Jeunesse, 2007.
Il n'y a pas d'autruches dans les contes de fées, Seuil Jeunesse, 2008.
Des nouvelles de mon chat, Seuil Jeunesse, 2009.
Madame le Lapin Blanc, Seuil Jeunesse, 2012.
Le Chevalier de Ventre-à-Terre, Seuil Jeunesse, 2014.
Une histoire qui…, Seuil Jeunesse, 2016.
Une histoire d'amour, Seuil Jeunesse, 2017.

ððð