Attraveso un fitto groviglio di segni che delineano le scenografie del racconto di Carroll, Alice intraprende il suo viaggio nel mondo dello specchio. Le preziose tavole a china dell' artista Leonardo Cemack sono sospese tra realtà e immaginazione, tra memorie e citazioni offrendoci una delle più belle inerpretazioni visive di Alice.
Titolo: Attraverso lo specchio
Autore: Lonardo Cemak, Caterina Bianchi Clark, Lewis Carroll
Testo: Caterina Bianchi Clark (tradotto da)
Illustratore: Leonardo Cemak
Progetto grafico: Andrea Rauch
Dimensioni: 19,5x26,5 cm
Pagine: 132
Copertina: cartonato con sovraccoperta
Illustrazioni: 25 b/n
Lingua: italiano
Collana:Classici Illustrati
Editore: Edizioni Nuages, Via del Lauro, 10, 20121, Milano, sito www.nuages.net, e-mail: nuages@nuages.net
Edizione: ottobre 2004, Milano
Stampa: Grafiche Milani, Segrate, (MI)
EAN: 978-88-8617-832-7
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Acquistato a Bologna il 28 dicembre del 2008
presso la Libreria Giannino Stoppani,
Palazzo Re Enzo, Via Rizzoli 1/F.
presso la Libreria Giannino Stoppani,
Palazzo Re Enzo, Via Rizzoli 1/F.
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Biografia di Leonardo Cemak.
Da madre polacca di origine ucraina e padre marchigiano Leonardo Cemak è nato a Senigallia in provincia d'Ancona nel 1949. Si è formato prima all'Istituto d'Arte di Ancona ed ha poi completato i suoi studi all'Accademia di Belle Arti a Bologna. Artista poliedrico: è pittore, vignettista ed illustratore. La sua attività di pittore lo ha visto protagonista di diverse mostre sia in italia sia all'estero. Come vignettista ha pubblicato due libri con la casa Editrice Rizzoli con la prefazione di Federico Zeri e Alberto Abbruzzese e ha collabrato con molti giornali e riviste tra cui: L'Unità, Rinascita, Esquire, Panorama, Epoca, Linus, Comix e L'Europeo. Per dieci anni ha lavorato per l'inserto Satyricon di Repubblica. Come illustratore ha pubblicato diversi libri per la Casa Editrice Rizzoli, la Marinetti e la Panini Comix. Ha inoltre disegnato diverse copertine. Ha vinto diversi premi tra cui ricordiamo: il Premio di satira politica di Forte dei Marmi nel 1988 e la Palma D'Oro per la letteratura illustrata al Salone dell'Umorismo di Bordighera nel 1991.
Piccola autobiografia
Il mio nome è Leonardo. Sono nato in Via Raffaello. Sono stato alla scuola d'arte in Via Michelangelo. Poi all'Accademia in Via Belle Arti. Sono segni. Così è stato, così è. La pittura, il disegno, l'illustrazione. La vignetta: questa è la mia veste più conosciuta. Il mio autoritratto: l'omino grigio e calvo, l'omino sapiens, lo scemo del villaggio globale. La mia creatura: la fanciulla in fiore o pronta a sbocciare. La perdita dell'innocenza. Alice nel paese delle non meraviglie. L'avventura nel Satyricon di Repubblica nei meravigliosi anni '80 (si stava meglio quando si stava peggio), la maliziosa complicità con i lettori, la capacità di intendersi sul "detto e non detto". La mia satira ha fatto chiudere Rinascita, Epoca, Esquire, l'Europeo, Comix. Fatto vacillare Linus e l'Unità. Un direttore dell'Unità (non faccio nomi, non ne faccio mai): cosa vuole questo Cemak? Se non lo capisco io che sono il Direttore come fanno a capirlo gli operai? Solitario, individualista, mai in gruppo parrocchia o partito. Estraneo al dibattito sulla funzione della satira, sulla necessità del nemico da colpire. Bene-male. Buoni-cattivi. Nessuna consolazione, nessuna certezza. Se non quella che la satira è arte. Ne siamo poi sicuri? Ma non parliamo delle tante cose che ho fatto. Parliamo delle cose ancora da fare. Ma di questo non si può parlare.
Il mio nome è Leonardo. Sono nato in Via Raffaello. Sono stato alla scuola d'arte in Via Michelangelo. Poi all'Accademia in Via Belle Arti. Sono segni. Così è stato, così è. La pittura, il disegno, l'illustrazione. La vignetta: questa è la mia veste più conosciuta. Il mio autoritratto: l'omino grigio e calvo, l'omino sapiens, lo scemo del villaggio globale. La mia creatura: la fanciulla in fiore o pronta a sbocciare. La perdita dell'innocenza. Alice nel paese delle non meraviglie. L'avventura nel Satyricon di Repubblica nei meravigliosi anni '80 (si stava meglio quando si stava peggio), la maliziosa complicità con i lettori, la capacità di intendersi sul "detto e non detto". La mia satira ha fatto chiudere Rinascita, Epoca, Esquire, l'Europeo, Comix. Fatto vacillare Linus e l'Unità. Un direttore dell'Unità (non faccio nomi, non ne faccio mai): cosa vuole questo Cemak? Se non lo capisco io che sono il Direttore come fanno a capirlo gli operai? Solitario, individualista, mai in gruppo parrocchia o partito. Estraneo al dibattito sulla funzione della satira, sulla necessità del nemico da colpire. Bene-male. Buoni-cattivi. Nessuna consolazione, nessuna certezza. Se non quella che la satira è arte. Ne siamo poi sicuri? Ma non parliamo delle tante cose che ho fatto. Parliamo delle cose ancora da fare. Ma di questo non si può parlare.
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Alcuni titoli pubblicati
Un peccato originale, Rizzoli, Milano, 1989.
Homino Sapiens, Rizzoli, Milano, 1991.
Attraverso lo specchio, Nuages, Milano, 2004.
Mostre
1997, Oceano Adriatico a cura di Flavio Caroli nei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia
1998, Disegni e Dipinti allo Spazio Quid di Milano
1998, Disegni e Dipinti allo Spazio Quid di Milano
La trilogia Dieci Opere (1999), Homino Sapiens (2000) e Morale della favola (2001) all’Istituto di Filosofia di Urbino
2001, Sguardi allo Spazio Quid di Milano
2004, Cemak, istruzioni per l’uso all’Università Politecnica di Ancona. Il sorriso nell'arte, Palazzo del Rettorato ad Ancona.
2005, La torre delle favole, Torre Avogadro a Brescia.
2009, Le stanze nel bosco, chiesa di San Nicolò a Jesi.
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