Una sexy Alice non più bambina ma donna fatta dalla bionda chioma fluente è quella di Ferdinando Corbella. I calzettoni a righe ed il vestitino in stile 'vittoriano' sono scomparsi, sostituiti da un abito rosa che riprende perfettamente la moda degli anni '50, mettendo in risalto l'esile vitino da pin-up. Una graziosa Betty Page non solo nell'aspetto ma anche nelle pose tutte scandalosamente provocanti.
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Titolo: Alice nel Paese delle Meraviglie
Autore: Ferdinando Corbella, Laura O. Keli, Lewis Carroll
Testo: Laura O Keli (libera versione di)
Illustratore: Ferdinando Corbella
Dimensioni: 24x22 cm
Pagine: 24
Copertina: cartonato
Illustrazioni: 26 a colori
Lingua: italiano
Collana: Collana Rosa D'Oro
Editore: Casa Editrice Collana Rosa D'Oro, Via Paluzzi, 88, Milano
Edizione: gennaio 1957
Stampa: stampato in Italia da ALT, Arte Lito Tipografia, Via Paluzzi, 88, Milano.
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Autore: Ferdinando Corbella, Laura O. Keli, Lewis Carroll
Testo: Laura O Keli (libera versione di)
Illustratore: Ferdinando Corbella
Dimensioni: 24x22 cm
Pagine: 24
Copertina: cartonato
Illustrazioni: 26 a colori
Lingua: italiano
Collana: Collana Rosa D'Oro
Editore: Casa Editrice Collana Rosa D'Oro, Via Paluzzi, 88, Milano
Edizione: gennaio 1957
Stampa: stampato in Italia da ALT, Arte Lito Tipografia, Via Paluzzi, 88, Milano.
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Acquistato su e-bay il 17 dicembre 2009
ricevuto il 24 dicembre 2009
proveniente da Genova.
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Biografia di Ferdinando Corbella
E' nato a Milano il 21 ottobre 1915. Si è formato presso il liceo artistico di Brera e ha completato gli studi alla scuola grafica del Castello Sfarzesco. Il suo talento è stato molto precoce e già all'età di quindici anni disegnava cartoline e aiutava il pittore Fontana nella realizzazione di cartelloni pubblicitari. Sempre giovanissimo riuscì ad entrare nel mondo del cinema d'animazione e partecipò ai lavori sperimentali dell' IMA Film, collaborando con Carlo e Vittorio Cossio. All'inizio della guerrà pubblicò alcune vignette sulle pagine del Guerin Meschino. Subito dopo la guerra prese parte, accanto ai grandi nomi del fumetto e dell' illustrazione, alla realizzazione del primo lungometraggio di Anton Gino Domeneghini, La Rosa di Bagdad, che verrà presentato nel 1947 dopo tre anni di lavorazione.
Nel 1945 Ferdinando lavorava stabilmente alle copertine dei romanzi della Rizzoli, e con l'esplosione della moda dei fotoromanzi disegnati, fu molto richiesto sia da Festival e Luna Park, che erano due giornali concorrenti del famoso Grand Hotel. Nel 1948 cominciò a lavorare per La vispa Teresa, una testata che riuniva molti autori importanti, e vi realizzava sia copertine sia fumetti come La formula 37, un lungo cineromanzo su testo di Camillo Zuffi (dal n°26 del 1949 al n°31 del 1950). Ha illustrato diversi libri per l'editore Boschi; ha disegnato la serie a fumetti Piccola Freccia (su testi di Dalmasso) e Tigre Bianca tra il 1949 e il 1953 per l'editore Gianni De Simoni.
Iniziò nel 1950 a collaborare con la Casa Editrice Universo, per cui ha realizzato impotranti serie come quella dell' avventuroso Roland Eagle (basata su L'intrepido dal 1951 al 1964 con testi di Grecchi) quella del comico Narciso Putiferio (sul Monello, dal 1954), quella di Rick Provvidenza (per gli Albi dell'Intrepido) ed ancora quella del Commissario Grasset (parodia dello sceneggiato televisivo trasmesso a quei tempi Il Commissario Maigret con Gino Cervi). Ha lavorato anche per il mercato Francese e per quello Inglese. Nel 1965 realizzò tre episodi per Diabolik: Eredità di Sangue (n°5/4 episodio 28), L'artiglio del demonio ( n° 5/9 episodio 33) e Scacco alla malavita (n° 5/12 episodio 36). Pare che firmasse i suoi lavori con diversi pseudonimi e solo raramente con il suo vero nome.
Con suo figlio Roberto, negli anni sessanta, realizzò quasi interamente il mensile Scarpantibus, che era una testata ispirata al personaggio omonimo del programma radiofonico molto in voga al tempo Alto Gradimento. Ebbe delle collaborazioni con il periodico Full. Negli anni ottantà Ferdinando Corbella si ritirò dalle scene sia per problemi di salute sia perché non riusciva più ad adattarsi ai cambiamenti delle testate della Universo. Trascorse gli ultimi anni nel suo appartamento di Milano dedicandosi alla pittura. E' morto il 28 agosto del 1995.
Quasi una beffarda visione mistica, lo "Stregatto" (o meglio, il "Gatto del Cheshire") raffigurato da Ferdinando Corbella per il suo libretto illustrato "Alice nel paese delle meraviglie".
Firmato in copertina (cosa non del tutto consueta, poiché Corbella talvolta glissava o usava pseudonimi per questo tipo di pubblicazioni), si tratta del n. 71 della "Collana Rosa d'Oro", pubblicato nel gennaio 1957 dalla casa editrice omonima, che aveva sede a Milano in via Lario, 28.
Corbella potrebbe dunque aver illustrato a Milano questo "Stregatto" che nella libera versione della fiaba di Lewis Carroll eseguita di una certa Laura O Keli (SIC), si chiamava semplicemente "il gatto", mente a Venezia, in contemporanea, Luciano Gatto disegnava i suoi primi due gatti a fumetti.
E' nato a Milano il 21 ottobre 1915. Si è formato presso il liceo artistico di Brera e ha completato gli studi alla scuola grafica del Castello Sfarzesco. Il suo talento è stato molto precoce e già all'età di quindici anni disegnava cartoline e aiutava il pittore Fontana nella realizzazione di cartelloni pubblicitari. Sempre giovanissimo riuscì ad entrare nel mondo del cinema d'animazione e partecipò ai lavori sperimentali dell' IMA Film, collaborando con Carlo e Vittorio Cossio. All'inizio della guerrà pubblicò alcune vignette sulle pagine del Guerin Meschino. Subito dopo la guerra prese parte, accanto ai grandi nomi del fumetto e dell' illustrazione, alla realizzazione del primo lungometraggio di Anton Gino Domeneghini, La Rosa di Bagdad, che verrà presentato nel 1947 dopo tre anni di lavorazione.
Nel 1945 Ferdinando lavorava stabilmente alle copertine dei romanzi della Rizzoli, e con l'esplosione della moda dei fotoromanzi disegnati, fu molto richiesto sia da Festival e Luna Park, che erano due giornali concorrenti del famoso Grand Hotel. Nel 1948 cominciò a lavorare per La vispa Teresa, una testata che riuniva molti autori importanti, e vi realizzava sia copertine sia fumetti come La formula 37, un lungo cineromanzo su testo di Camillo Zuffi (dal n°26 del 1949 al n°31 del 1950). Ha illustrato diversi libri per l'editore Boschi; ha disegnato la serie a fumetti Piccola Freccia (su testi di Dalmasso) e Tigre Bianca tra il 1949 e il 1953 per l'editore Gianni De Simoni.
Iniziò nel 1950 a collaborare con la Casa Editrice Universo, per cui ha realizzato impotranti serie come quella dell' avventuroso Roland Eagle (basata su L'intrepido dal 1951 al 1964 con testi di Grecchi) quella del comico Narciso Putiferio (sul Monello, dal 1954), quella di Rick Provvidenza (per gli Albi dell'Intrepido) ed ancora quella del Commissario Grasset (parodia dello sceneggiato televisivo trasmesso a quei tempi Il Commissario Maigret con Gino Cervi). Ha lavorato anche per il mercato Francese e per quello Inglese. Nel 1965 realizzò tre episodi per Diabolik: Eredità di Sangue (n°5/4 episodio 28), L'artiglio del demonio ( n° 5/9 episodio 33) e Scacco alla malavita (n° 5/12 episodio 36). Pare che firmasse i suoi lavori con diversi pseudonimi e solo raramente con il suo vero nome.
Con suo figlio Roberto, negli anni sessanta, realizzò quasi interamente il mensile Scarpantibus, che era una testata ispirata al personaggio omonimo del programma radiofonico molto in voga al tempo Alto Gradimento. Ebbe delle collaborazioni con il periodico Full. Negli anni ottantà Ferdinando Corbella si ritirò dalle scene sia per problemi di salute sia perché non riusciva più ad adattarsi ai cambiamenti delle testate della Universo. Trascorse gli ultimi anni nel suo appartamento di Milano dedicandosi alla pittura. E' morto il 28 agosto del 1995.
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Recensioni
Quasi una beffarda visione mistica, lo "Stregatto" (o meglio, il "Gatto del Cheshire") raffigurato da Ferdinando Corbella per il suo libretto illustrato "Alice nel paese delle meraviglie".
Firmato in copertina (cosa non del tutto consueta, poiché Corbella talvolta glissava o usava pseudonimi per questo tipo di pubblicazioni), si tratta del n. 71 della "Collana Rosa d'Oro", pubblicato nel gennaio 1957 dalla casa editrice omonima, che aveva sede a Milano in via Lario, 28.
Corbella potrebbe dunque aver illustrato a Milano questo "Stregatto" che nella libera versione della fiaba di Lewis Carroll eseguita di una certa Laura O Keli (SIC), si chiamava semplicemente "il gatto", mente a Venezia, in contemporanea, Luciano Gatto disegnava i suoi primi due gatti a fumetti.
Questa collana di libretti milanesi della "Collana Rosa d'Oro" aveva formato quadrotto, molte illustrazioni, copertina in cartoncino leggero e veniva diffusa in libreria, cartolibreria e nelle migliori edicole. Il prezzo di lire 150 non era poi così basso, nel 1956, quando molti albi a fumetti ("Albi della Rosa", "Albi del Falco", "Bingo", "Corriere dei Piccoli" etc.) ne costavano solo 30 e i più corposi si aggiravano intorno alle 80, mentre altri libretti illustrati di fiabe, di formato un po' più piccolo, si acquistavano ad appena 50.
Questo tipo di produzione editoriale di libretti agili, illustrati spesso sottogamba (ma non è il caso di quelli dell'abile artigiano Corbella), sarebbe scomparsa del tutto negli anni Sessanta, soprattutto in seguito all'avvento delle fiabe dei Fratelli Fabbri ("Tutte le fiabe", "Fiabe sonore"), editori specializzati in collezionabili a fascicoli.
Questo tipo di produzione editoriale di libretti agili, illustrati spesso sottogamba (ma non è il caso di quelli dell'abile artigiano Corbella), sarebbe scomparsa del tutto negli anni Sessanta, soprattutto in seguito all'avvento delle fiabe dei Fratelli Fabbri ("Tutte le fiabe", "Fiabe sonore"), editori specializzati in collezionabili a fascicoli.
Luca Boschi
ciao non sapevo di questa insolita alice...grazie per averne parlato nel tuo blog che trovo molto interessante e degno di nota...
RispondiEliminasono daniela e se ti va di leggere il mio di post su alice ti lascio il link
daniela
https://infusodiriso.wordpress.com/
Grazie Daniela! Interessante il tuo post, ho pensato di condividerlo sulla mia pagina Facebook dedicata ad Alice...https://m.facebook.com/Wonderland-Books-397343200288075/
Eliminaciao non sapevo di questa insolita alice...grazie per averne parlato nel tuo blog che trovo molto interessante e degno di nota...
RispondiEliminasono daniela e se ti va di leggere il mio di post su alice ti lascio il link
daniela
https://infusodiriso.wordpress.com/