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Titolo: Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie attraverso l'arte di Yayoi Kusama
Autore: Yayoi Kusama, Milli Graffi, Lewis Carroll
Testo: Milli Graffi (traduzione)
Grafica: Stefanie Posavec
Copertina: rigida
Editore: Orecchio Acerbo Editore, Viale Aurelio Saffi, 54, 00152, Roma, Italia. tel:+39-06-5011261.
e-mail: redazione.orecchioacerbo@gmail.com
sito: www.orecchioacerbo.com
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ISBN: 978-88-96806-49-4
€ 30.00
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Regalato da Antonio il 21 luglio del 2013 a Bologna.
Acquistato a Bologna presso il negozio Città del Sole,
Strada Maggiore, 17.
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Sul libro
Questa edizione italiana, pubblicata da Orecchio Acerbo, riproduce fedelmente l'edizione originale uscita nel 2012 con la Penguin Classic. La casa editrice italiana ha fatto un lavoro magistrale sia dal punto di vista grafico, adattando perfettamente alla lingua italiana le variazioni tipografiche che sfiorano quasi la "poesia visiva", sia nella scelta della traduzione interessante di Milli Graffi che dall'89 a oggi era stata proposta solo in edizione economica con le illustrazioni di Tenniel. Vorrei spostare, però, la mia attenzione sulla critica e sulla reazione del pubblico, perché l'uscita di questo libro ha avuto un'eco piuttosto consistente, sia per il fatto che l'illustratrice è un'artista famosa e stimata a livello internazionale sia per la particolarità dell'interpretazione. Come ho già detto, la critica si è divisa: la maggior parte delle recensioni che si trovano in rete manifestano entusiasmo, sulla base, però, di un'analisi la cui superficialità risulta a tratti quasi imbarazzante. In molte viene sottolineata l'importanza dell'autrice e la "famosa" affermazione in cui Yayoi Kusama si è definita "la moderna Alice nel Paese delle Meraviglie", ma nessuna va oltre l'esaltazione del colorismo e la constatazione dell'utilizzo dei pattern più tipici della produzione artistica di Yayoi Kusama.
Un'altra parte della critica ha invece approfondito il discorso: mi riferisco, in particolare, alla recensione di Andrew Ogus sulla rivista Knight Letter, pubblicata dalla Lewis Carroll Society of North America. Ogus analizza le immagini create dall'artista e i giochi tipografici dal punto di vista del fruitore medio e delle sue aspettative, ma giunge alla conclusione che il lavoro di Yayoi Kusama si allontana troppo dal libro di Carroll e non stabilisce nessuna relazione tra le coloratissime immagini e i personaggi del racconto.
Molto interessante è anche la posizione di Adriana Peliano, presidentessa della Sociedade Lewis Carroll do Brasil, nell'articolo The Hunting of Alice in Seven Fits, pubblicato sempre in Knight Letter nel 2011, già un anno prima dell'uscita del libro, in cui esamina i lavori di Kusama ispirati ad Alice che precedevano quelli di questo libro. Peliano si interroga sull'essenza di Alice e si domanda se possa essere trovata nella sua apparenza o nel suo divenire.
Proprio da questa intuizione parte la mia riflessione sulle illustrazioni di Kusama per il libro di Carroll. L'artista, in effetti, utilizza i suoi pattern e, come sostiene Ogus, le sue immagini, le sue costruzioni sembrano non avere nulla in comune con l'avventura di Alice. Lo spettatore non riconosce i personaggi, le scene, i momenti salienti, ma è proprio nell'assenza dei clichè a cui è stato abituato che può, invece, riconoscere la bellezza dell'opera di Kusama. L'artista, infatti, non interpreta la storia di Alice, ma la vive. Yayoi Kusama si cala nei panni di Alice e le sue illustrazioni non sono altro che l'espressione visiva di quello che ha vissuto e di ciò che è divenuta attraverso la sua avventura.
Un'altra parte della critica ha invece approfondito il discorso: mi riferisco, in particolare, alla recensione di Andrew Ogus sulla rivista Knight Letter, pubblicata dalla Lewis Carroll Society of North America. Ogus analizza le immagini create dall'artista e i giochi tipografici dal punto di vista del fruitore medio e delle sue aspettative, ma giunge alla conclusione che il lavoro di Yayoi Kusama si allontana troppo dal libro di Carroll e non stabilisce nessuna relazione tra le coloratissime immagini e i personaggi del racconto.
Molto interessante è anche la posizione di Adriana Peliano, presidentessa della Sociedade Lewis Carroll do Brasil, nell'articolo The Hunting of Alice in Seven Fits, pubblicato sempre in Knight Letter nel 2011, già un anno prima dell'uscita del libro, in cui esamina i lavori di Kusama ispirati ad Alice che precedevano quelli di questo libro. Peliano si interroga sull'essenza di Alice e si domanda se possa essere trovata nella sua apparenza o nel suo divenire.
Proprio da questa intuizione parte la mia riflessione sulle illustrazioni di Kusama per il libro di Carroll. L'artista, in effetti, utilizza i suoi pattern e, come sostiene Ogus, le sue immagini, le sue costruzioni sembrano non avere nulla in comune con l'avventura di Alice. Lo spettatore non riconosce i personaggi, le scene, i momenti salienti, ma è proprio nell'assenza dei clichè a cui è stato abituato che può, invece, riconoscere la bellezza dell'opera di Kusama. L'artista, infatti, non interpreta la storia di Alice, ma la vive. Yayoi Kusama si cala nei panni di Alice e le sue illustrazioni non sono altro che l'espressione visiva di quello che ha vissuto e di ciò che è divenuta attraverso la sua avventura.
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Biografia di Yayoi Kusama
E' nata nella Prefettura di Nagano. Scultrice sperimentale, pittrice e scrittrice. Ha iniziato a circa dieci anni a dipingere usando come motivo pois e reti, con cui ha creato fantastici dipinti ad acquerello, pastello e olio.
Nel 1957 è andata negli Stati Uniti. Ha messo in mostra dei dipinti di grandi dimensioni, sculture morbide e installazioni site-specific costruite con specchi e luci. Nella seconda metà degli anni '60, ha inscenato molti happening come festival di body painting, sfilate di moda e manifestazioni anti guerra. Ha dato il via anche ad attività con i mass-media come produzioni filmiche e pubblicazioni di giornali.
Nel 1968 il film Kusama's Self-Obliteration prodotto e interpretato da Kusama ha vinto un premio al "Fourth International Experimental Film Corporation" in Belgio e al "Second Maryland Film Festival" e ancora il secondo premio al "Ann Arbor Film Festival". Ha anche tenuto esposizioni e organizzato happening in vari paesi Europei.
Nel 1957 è andata negli Stati Uniti. Ha messo in mostra dei dipinti di grandi dimensioni, sculture morbide e installazioni site-specific costruite con specchi e luci. Nella seconda metà degli anni '60, ha inscenato molti happening come festival di body painting, sfilate di moda e manifestazioni anti guerra. Ha dato il via anche ad attività con i mass-media come produzioni filmiche e pubblicazioni di giornali.
Nel 1968 il film Kusama's Self-Obliteration prodotto e interpretato da Kusama ha vinto un premio al "Fourth International Experimental Film Corporation" in Belgio e al "Second Maryland Film Festival" e ancora il secondo premio al "Ann Arbor Film Festival". Ha anche tenuto esposizioni e organizzato happening in vari paesi Europei.
Nel 1973 è tornata in Giappone. Pur continuando a produrre opere d'arte e a fare mostre, Kusama ha pubblicato diversi romanzi e raccolte.
Nel 1983, il romanzo The Hustlers Grotto of Christopher Street ha vinto il premio "Tenth Literary Award for New Writers" del mensile Yasei Jidai.
Nel 1986 ha tenuto una mostra personale al Musee Municipal a Dole e al Musee des Beaux-Arts de Calais, in Francia; nel 1989 al Center for International Contemporary Arts a New York e al Museum of Modern Art ad Oxford in Inghilterra.
Nel 1993 ha partecipato alla 45esima edizione della Biennale di Venezia.
Nel 1994 ha iniziato a creare sculture ambientali. Ha prodotto sculture ambientali per il Fukoka Kenko Center, il Fukoka Municipal Museum of Art, il Bunka-mura sull'isola Benesse di Naoshima, il Kirishima Open-Air Museum, il Matsumoto City Museum of Art, l'area di fronte alla Matsudai Station a Niigata, la Lille-Europe Station del TGV in Francia, il Beverly Garden Park a Beverly Hills e il Pyeonghwa Park ad Anyang, ha fatto un murales per il corridoio della metropolitana di Lisbona.
Nel 1983, il romanzo The Hustlers Grotto of Christopher Street ha vinto il premio "Tenth Literary Award for New Writers" del mensile Yasei Jidai.
Nel 1986 ha tenuto una mostra personale al Musee Municipal a Dole e al Musee des Beaux-Arts de Calais, in Francia; nel 1989 al Center for International Contemporary Arts a New York e al Museum of Modern Art ad Oxford in Inghilterra.
Nel 1993 ha partecipato alla 45esima edizione della Biennale di Venezia.
Nel 1994 ha iniziato a creare sculture ambientali. Ha prodotto sculture ambientali per il Fukoka Kenko Center, il Fukoka Municipal Museum of Art, il Bunka-mura sull'isola Benesse di Naoshima, il Kirishima Open-Air Museum, il Matsumoto City Museum of Art, l'area di fronte alla Matsudai Station a Niigata, la Lille-Europe Station del TGV in Francia, il Beverly Garden Park a Beverly Hills e il Pyeonghwa Park ad Anyang, ha fatto un murales per il corridoio della metropolitana di Lisbona.
Nel 1996 ha iniziato ad esporre soprattutto in gallerie di New York. Nello stesso anno una sua personale ha vinto il premio "Best Gallery Show in 1995/96" e ha ricevuto dal l'Intenational Association of Art Critics il premio "Best Gallery Show in 1996/97".
Dal 1998 al 1999 un'importante retrospettiva dei lavori di Kusama inaugurata al Los Angeles County Museum of Art si è spostata al Museum of Modern Art di New york, al Walker Art Center e al Museum of Contemporary Art a Tokyo.Nel 2000 Kusama ha vinto "The Education Minister's Art Encouragement Prize" e il "Foreign-Minister's Commendation". La sua mostra personale inaugurata a Le Consortium in Francia, nello stesso hanno, si è spostata alla Maison de la Culture du Japon a Parigi, al Kunsthallen Brandts Ædefabrik in Danimarka, a Les Abattoirs a Tolosa, al Kunsthalle a Vienna e all'Art Sonje Center a Seoul.
Ha ricevuto il "Asahi Prize" nel 2001, la "Medal with Dark Navy Blue Ribbon" nel 2002, il "French Ordre des Arts et des Lettres" (ufficiale) e il "Nagano Governor Prize" (per il contributo a sostegno dell'arte e della cultura) nel 2003.
Nel 2004 ha inaugurato al Mori Museum di Tokyo la sua mostra personale KUSAMATRIX. Questa mostra attirò un totale di 520.000 visitatori. Nello stesso anno ha inaugurato un'altra mostra personale al The National Museum of Modern Art di Tokyo.
Nel 2005 questa mostra fu trasferita al The National Museum of Modern Art a Kyoto, all'Hiroshima City Museum of Contemporary Art, al Contemporary Art Museum di Kumamoto e al Matsumoto City Museum of Art.
Nel 2005 questa mostra fu trasferita al The National Museum of Modern Art a Kyoto, all'Hiroshima City Museum of Contemporary Art, al Contemporary Art Museum di Kumamoto e al Matsumoto City Museum of Art.
Nel 2006 ha ricevuto il "National Lifetime Achievement Award", "l'Order of the Rising Sun", il "Gold Rays with Losette" e il "The Praemium Imperiale".
Nel 2008 il film documentario Yyoi Kusama, I adore myself viene distribuito in Giappone e proiettato anche all' "International film festival and museum". Il tour iniziò al Museum Boijmans Van Beuningen a Rotterdam, nel 2009 fu trasferito al Museum of Contemporary Art Sydney in Australia e al City Gallery Wellington nella Nuova Zelanda. Le è stata conferita la cittadinanza onoraria nella città di Matsumoto.Ha tenuto mostre personali al Gagosian Gallery di New York e a Los Angeles, al Victoria Miro Gallery a Londra e al Padiglione d'arte Contemporanea a Milano.
Nel 2009 in Giappone viene onorata come "Person of Cultural Merits".
Nel 2010 ha tenuto una mostra personale e ha installato in maniera permanente le sue sculure ambientali al Towada Art Center in Giappone. Ha partecipato alla Sydney Biennal e alla Aichi Triennale. Ha tenuto mostre personali al Victoria Mirò Gallery di Londra e al Fiac Parigi.
Nel 2008 il film documentario Yyoi Kusama, I adore myself viene distribuito in Giappone e proiettato anche all' "International film festival and museum". Il tour iniziò al Museum Boijmans Van Beuningen a Rotterdam, nel 2009 fu trasferito al Museum of Contemporary Art Sydney in Australia e al City Gallery Wellington nella Nuova Zelanda. Le è stata conferita la cittadinanza onoraria nella città di Matsumoto.Ha tenuto mostre personali al Gagosian Gallery di New York e a Los Angeles, al Victoria Miro Gallery a Londra e al Padiglione d'arte Contemporanea a Milano.
Nel 2009 in Giappone viene onorata come "Person of Cultural Merits".
Nel 2010 ha tenuto una mostra personale e ha installato in maniera permanente le sue sculure ambientali al Towada Art Center in Giappone. Ha partecipato alla Sydney Biennal e alla Aichi Triennale. Ha tenuto mostre personali al Victoria Mirò Gallery di Londra e al Fiac Parigi.
Nel 2011 Ha tenuto mostre personali alla Gagosian Gallery a Roma e Victoria Mirò Gallery di Londra. Al Museo Nacional Centro De Arte Reina Sofia a Madrid ha inaugurato il tur di una mostra retrospettiva che in seguito si trasferira al Centre Pompidou a Parigi, Alla Tate Modern a Londra e al Whitney Museum di New York. Ha tenuto una mostra personale al Watari Art Museum a Tokyo. A settembre ha partecipato alla 2011 Chengdu Biennale in Cina. A novembre ha avuto in programma una mostra personale al Queensland Art Gallery a Birsbane.
Nel 2012, Eternity of Eternal Eternity, una personale nazionale itinerante dei lavori più recenti è stata inaugurata al National Museum of Art di Osaka, trasferita al The Museum of Modern Art di Saitama, al Matsumoto City Museum of Art a Nagano e al Niigata City Art Museum. Durante l'anno successivo è stata spostata a Shizuoka Prefectural Museum of Art, al Oita Art Museum e al Museum of Art di Koch. Ha tenuto una mostra personale al Victoria Mirò Gallery a Londra. Ha ottenuto il "Shinjuku Honorary Citizen Award" e la "The American Academy of Arts and Letters Foreign Honorary Membership". Ha collaborato con il direttore creativo di Louis Vuitton Mark Jacobs nella creazione della collezione a più mani LOUIS VUITTON × YAYOI KUSAMA Collection.
Nel 2013 inaugura il tur sudamericano della mostra retrospettiva Yayoi Kusama. Obsesión infinita al Malba Fundacion Costantini. Verrà trasferita al Centro Banco do Brasil a Rio de Janeiro, al Centro Cultural Banco do Brasil a Brasilia, all'Istituto Tomie Ohtake a San Paolo e a Mexico City. La mostra itinerante di dipinti recenti KUSAMA YAYOI, A Dream I Dreamed è stata inaugurata al Daegu Art Museum in Corea, trasferita al Museum of Contemporary Art di Shanghai, al Seoul Art Centre, al Taipei Fine Arts Museum e al National Gallery of Modern Art di Nuova Delhi.
Traduzione della biografia tratta dal sito ufficiale di Yayoi Kusama
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Alcuni titoli pubblicati da e su Yayoi Kusama
Kusama, Yayoi. Yayoi Kusama: 441a Mostra Del Naviglio, Dal 26 Gennaio Al 9 Febbraio 1966. Milano: Galleria del Naviglio, 1966.
AA.VV. Objecten Made in Usa: Galerie Delta, Rotterdam, 10 Februari - 17 Maart 1967 : Allan D'arcangelo, Yayoi Kusama, Claes Oldenburg, Larry Rivers, Tom Wesselmann. Rotterdam: Galerie Delta, 1967
Kusama, Yayoi. Kusama Presents an Orgy of Nudity, Love, Sex & Beauty: Vol. 1, No. 2. New York: Enterprise Modern Services, 1969.
Kusama, Yayoi. A Book of Poems and Paintings. Tokyo: Japan Edition Art, Tokyo, 1977.
Kusama, Yayoi. Manhattan jisatsu misui joshuhan. Tokyo: Kosakusha, 1978.
Kusama, Yayoi. Obsession: Yayoi Kusama. Tokyo: Fuji Television Gallery, 1982.
Restany, Pierre. Exhibition of Yayoi Kusama. Tokyo: Fuji Television Gallery, 1984.
Kusama, Yayoi. Manhattan jisatsu misui joshuhan. Tokyo: Kodokawa shoten, 1984.
Kusama, Yayoi. Kurisutofa Danshokutsu. Tokyo: Kodokawa shoten, 1984.
Kusama, Yayoi. Sei Marukusu kyokai enjo. Tokyo: PARCO shuppan, 1985.
Kusama, Yayoi. Christopher Danshokutus. Tokyo: Kadokawa shoten, 1985.
Kusama, Yayoi. Collection of Works "Kusama Yayoi: Driving Image". Tokyo: PARCO shuppan, 1986.
Kusama, Yayoi, Félix Guattari, Toshiaki Minemura. Yayoi Kusama: Infinity-explosion : 6-28 June, 1986. Tokyo: Fuji Television Gallery, 1986.
Kadonaga, Kazuo. Japanese Art Today. La Jolla, Mandeville Gallery, University of California, San Diego, 1986.
Le, Nouëne P, Yayoi Kusama. Yayoi Kusama: Musée Des Beaux-Arts De Calais 6 Décembre 1986-31 Janvier 1987, Musée Municipal De Dole 21 Mars-31 Mai 1987. S.l: s.n., 1986.
Kusama, Yayoi. Kusama Yayoi Ten: 1987-nen 3-Gatsu 3-Ka (ka)-3-Gatsu 29-Nichi (nichi), Kitakyūshū Shiritsu Bijutsukan. Kitakyūshū-shi: Kitakyūshū Shiritsu Bijutsukan, 1987.
Kusama, Yayoi. Yayoi Kusama: Soul Burning Flashes. Tokyo: Fuji Television Gallery, 1988.
Kusama, Yayoi. Ten to chi no aida. Tokyo: Jiritsu shobo, 1988.
Kusama, Yayoi. Wuddostokku inkei giri. Tokyo: Peyotoru kobo, 1988.
Kusama, Yayoi. Itami no shaderia. Tokyo: Peyotoru kobo, 1988.
Kusama, Yayoi. Kurisutofa Danshokutsu. Tokyo: Jiritsu shobo, 1989.
Kusama, Yayoi. Sinju Sakuragazuka. Tokyo: Jiritsu shobo, 1989.
Kusama, Yayoi. Kakunaru urei. Tokyo: Jiritsu shobo, 1989.
Karia, Bhupendra, Yayoi Kusama. Yayoi Kusama: A Retrospective. New York: Center for International Contemporary Arts, 1989.
Kusama, Yayoi. Keepukoddo no tensitachi. Tokyo: Jiritsu shobo, 1990.
Kusama, Yayoi. Sentoraru Paku no jigitarisu. Tokyo: Jiritsu shobo, 1991.
Kusama, Yayoi, Alexandra Munroe. Yayoi Kusama: Between Heaven and Earth. Tokyo: Fuji Television Gallery, 1991.
Kusama, Yayoi, Kiichirō Hayashi. Yayoi Kusama =: Kusama Yayoi. Tokyo: The Committee, 1992.
Kusama, Yayoi. Yayoi Kusama - Print Works. Abe Corporation, 1992.
Kusama, Yayoi. Numa ni mayoite. Tokyo: Jiritsu shobo, 1992.
Kusama, Yayoi. Yayoi Kusama: Giappone - Xlv Biennale Dei Venezia, 1993. Tokyo: Japan Foundation, 1993.
Kusama, Yayoi. New York monogatari. Tokyo: Jiritsu shobo, 1993.
Kusama, Yayoi. Ari no seisinbyoin. Tokyo: Jiritsu shobo, 1994.
Kusama, Yayoi. Yayoi Kusama: My Solitary Way to Death : May 12-June 30, 1994, Fuji Television Gallery, Tokyo. Tokyo: Fuji Television Gallery, 1994.
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Graffi, Milli. "(I-II-III)" Bollettario n° 12-18. (1995).
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Kusama, Yayoi. Yayoi Kusama: Recent Works. New York: Robert Miller Gallery, 1996.
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Kobayashi, Yasuo, Robert Storr, David Elliott, Noi Sawaragi, Hans U. Obrist, Ariella Azoulay, Soo-ja Kim. De-genderism: Détruire Dit-Elle/il. Tokyo: Tankosha, 1997.
Harris, Bishop B, Dede Young. Inner Eye: Contemporary Art Form the Marc and Livia Straus Collection. Gainesville: Harn Museum of Art, University of Florida, 1998.
Love Forever: Yayoi Kusama, 1958-1968 : [exhibition, Los Angeles, Los Angeles County Museum of Art, 8 March-8 June 1998, New York, Museum of Modern Art, 9 July-22 September 1998, Minneapolis, Walker Art Center, 13 December 1998-7 March 1999...]. Los Angeles: Los Angeles county museum of art, 1998.
Kusama, Yayoi. Yayoi Kusama - Works from the 1950s: [exhib. from June 20 Through Sept. 1998]. New York: Blum, 1998.
Essence of the Orb. New York: Michael Rosenfeld Gallery, 1998.
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Kusama, Yayoi, Damien Hirst. Yayoi Kusama Now. New York, N.Y: Robert Miller Gallery, 1998.
Adressing the Century: 100 Years of Art & Fashion. London: Hayward Gallery, 1998.
Goldberg, RoseLee. Performance: Live Art Since 1960. New York: Harry N. Abrams Publishers, 1998.
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Kusama, Yayoi. Violet Obsession. Berkeley, CA: Wandering mind books, 1998.
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Kusama Yayoi: Eigō Kaiki No Sei to Geijutsu. Tōkyō: Abe Shuppan, 1999.
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Kusama, Yayoi. Kusama Yayoi: Tōkyō. Tōkyō: Tōkyōtogendaibijutsukan, 1999.
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Mizutama No Rakuen Kusama Yayoi Ten Tsukuru Kanshō No Omoide Pēpā Kurafuto: Mizutama No Rakuen Kusama Yayoi Ten Kanren Yōgo Kaisetsushū Gaidobukku. Kirishimaātonomori, 2002.
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Biografia di Milli Graffi
E' una poetessa, traduttrice e critica letteraria italiana. E' nata nel 1940 a Milano, città in cui tuttora vive. E' stata vicina all'esperienza della rivista Tam Tam e al Verri che dal 1996, dopo la morte di Luciano Anceschi, dirige.
Alcuni titoli pubblicati da e su Milli Graffi
Mallette, Gertrude Ethel, Milli Graffi. Il rovescio della medaglia. Milano: C. Del Duca, 1962
Trumbo, Dalton, Milli Graffi. E Johnny Prese Il Fucile. Milano: Bompiani, 1970.
Frahm, Heinz, Milli Graffi. I metodi anticoncezionali. Milano: Bompiani, 1971.
Ussel, Jos, Milli Graffi. La Repressione Sessuale: [storia E Cause Del Condizionamento Borghese]. Milano: Bompiani, 1971.
Graffi, Milli, Giulia Niccolai. Giulia Niccolai: Poema & Oggetto. Torino: Ed. Geiger, 1974.
Graffi, Milli. Readings in English : a critical anthology of British and American literature. Torino: Paravia, 1975
Spector, Jack J, Alessandro Serra, Milli Graffi. L'estetica Di Freud. Milano: Mursia, 1977.
Graffi, Milli. "L'ideogramma Irritativo Di Giovanni Anceschi." Il Verri. (1977).
Graffi, Milli. La Poesia è Un Luogo. Haarlem: In de Knipscheer, 1978.
Graffi, Milli. "Sette Stanze." Il Verri. (1978).
Graffi, Milli. "I Luoghi Della Poesia: L' Organo Voce." Il Verri. (1978).
Graffi, Milli. "I Luoghi Della Poesia: Se La Poesia Non Va Al Supermercato, È Il Supermercato Che." Il Verri. (1978).
Graffi, Milli, Harry Hoogstraten. Brieven Van Milli Graffi Aan Harry Hoogstraten (1941-): Bpl 3291. Milaan, 1978.
Graffi, Milli, Guido Guglielmi. Mille Graffi E Venti Poesie, 1977-1978. Mulino di Bazzano: Edizioni Geiger, 1979.
Graffi, Milli. "I Luoghi Della Poesia: La Poesia E La Sua Ricezione Collettiva." Il Verri. (1979).
Graffi, Milli. "Le Narrazioni Circolari Di Pablo Echaurren." Il Verri. (1980).
Dodgson, Charles L, Karl Marx, Milli Graffi, Pablo Echaurren, Gianni Toti. La Caccia Allo Snualo. Matera: Edizioni del labirinto, 1982.
Graffi, Milli. Readings in English: A Critical Anthology of British and American Literature. Torino: Paravia, 1983.
Montesano, Pasquale, Milli Graffi. Il giorno per tutti. Matera: R. Fontana, 1984.
Graffi, Milli. Lewis Carroll : strategie dell'inconscio. Brescia: Shakespeare and Company, 1984.
Graffi, Milli. Possibile Influenza Di Edgar Allan Poe Su Lewis Carroll. 1984.
Dodgson, Charles L, Milli Graffi. La Caccia Allo Snualo. Pordenone: Studio Tesi, 1985.
Graffi, Milli. Fragili Film. Milano: Nuovi autori, 1987.
Carroll, Lewis, Milli Graffi, John Tenniel. Alice Nel Paese Delle Meraviglie: Attraverso Lo Specchio. Milano: Garzanti, 1989.
Graffi, Milli. L'amore Meccanico. Verona, Italia: Anterem Edizioni, 1994.
Graffi, Milli. "Traduzione Come Messa in Rappresentazione Del Linguaggio O Come Formula Di Decodificazione Della Lingua Di Partenza?" Il Verri. (1997).
Graffi, Milli. "Prova Con Fondo Jazz." Il Verri. (1997).
Ballerini, Luigi. Promised Land: Italian Poetry After 1975 : a Bilingual Edition. Los Angeles: Sun & Moon Press, 1999.
Xerra, William, Andrea Bosari, Alberto Crispo, Milli Graffi. Via Crucis. Milano: Edizioni Monogramma, 2000.
Chase, James Hadley, Milli Graffi. Ogni cosa ha il suo prezzo. Milano: A. Mondadori, 2000.
Graffi, Milli, Michael Gizzi, Giuliana Chamedes. Embargoed Voice. Providence: Burning Deck, 2002.
Castaldi, Marosia, Milli Graffi. Hypertext: Irma Blank : [mostra, Milano, Galleria Maria Cilena, Marzo 2002]. Milano: Colpo di fulmine ed, 2002.
Graffi, Milli. Centimetri Due. Napoli: D'If, 2003.
Carroll, Lewis, Milli Graffi, John Tenniel. Alice nel Paese delle Meraviglie. Torino: La stampa, 2003.
Dickens, Charles, Milli Graffi. Carola Di Natale in Prosa, Ovvero, Storia Di Fantasmi Per Natale. Milano: La vita felice, 2003.
Squatriti, Fausta, Gio Ferri, Milli Graffi, Angela Madesani. Carnazzeria: Poesie, Collages. Milano: Myself Research Testuale, 2004.
Graffi, Milli, Andrea Cortellessa. Embargo Voice. Napoli: Bibliopolis, 2006.
Raworth, Tom, Milli Graffi, Enzo Cucchi, Enzo, John Gian, Rita Degli Esposti. Against ruins. Modena: Fondazione Cassa di risparmio di Modena, 2007
Dickens, Charles, Maddalena Balsamo, Guido Garlati, Daniele Restelli, Milli Graffi. Canto Di Natale in Prosa, Ovvero, Storia Di Fantasmi Per Natale. Milano: Book Time, 2007.
Graffi, Milli. "Acqua che ride" Risvolti. (2007).
Graffi, Milli. "Acqua che ride" Risvolti. (2007).
Dickens, Charles, Milli Graffi, Maddalena Balsamo, Guido Garlati, Daniele Restelli. Canto Di Natale in Prosa. Milano: La vita felice, 2009.
Niccolai, Giulia, Milli Graffi, Stefano Bartezzaghi. Poemi & Oggetti. Firenze: Le lettere, 2012.
Darwin, Charles, Giacomo Scarpelli, Milli Graffi. L'azione Dei Vermi Nella Formazione Del Terriccio Vegetale: Con Osservazioni Sulle Loro Abitudini. Milano: Mimesis, 2012.
Carroll, Lewis, Milli Graffi, Yayoi Kusama. Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie. Roma: Orecchio acerbo, 2013
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Qui e qui potrete leggere una bella analisi fatta da Alice, sul suo blog Il Paese delle Meraviglie di Alice, di alcuni passaggi delle traduzioni in italiano del libro di Carroll, tra cui quella di Milli Graffi.
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